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lunedì 3 febbraio 2014

"CAMBIARE IL MONDO UN POCO" _ Arch. Paolo Castelli

Ci tengo a condividere quest'intervista dal titolo "CAMBIARE IL MONDO UN POCO"
Intervista all'architetto PAOLO CASTELLI


Paolo Castelli e’ una figura centrale nel dibattito architettonico maceratese degli ultimi 100 anni. Nato a camerino nel 1924, frequenta la facolta di architettura di roma la sapienza, durante e subito dopo la seconda Guerra mondiale. 

Tessera numero 1 dell’ordine degli architetti di macerata, la sua attività professionale prende il via nel 1948. Sono quindi 65 anni di una lunga carriera che lo vedono impegnato nel realizzare in varie localita’ d’Italia, soprattutto Marche ed Abruzzo, opere di indiscusso valore.

Da sempre attento al rapporto con il contesto esistente, egli non concepisce mai l’architettura come oggetto finito in se, ma come un continuum, esterno-interno, di eventi che si susseguono nello spazio e nel tempo

Questa sua visione totale dell’architettura e’ figlia dei grandi maestri del movimento moderno, Mies e Wright, figure che egli guarda con grande interesse sin dai tempi dell’università e che riesce a far rivivere in molti dettagli delle sue opere, divenendo cosi’ vero e proprio riferimento per l’architettura moderna nelle marche.


Intervista eseguita da: Arch. Michele Schiavoni.
Riprese e Montaggio: Arch. Jonathan Sileoni


La giovane associazione maceratese, nasce con l’intento di  favorire ed incentivare attraverso eventi culturali, di formazione e di ricerca, la libera espressione e la cooperazione tra gli individui nel territorio, promuovendo ed organizzando iniziative quali mostre, corsi, laboratori e dibattiti anche attraverso la collaborazione con enti locali, scuole, università ed altre associazioni culturali.

"L'ARCHITETTO REGISTA DELLA SOCIETA'" _ Arch. Luigi Cristini

In seguito all'intervista rilasciata dall'Architetto maceratese Paolo Castelli, sempre in occasione della mostra "MACERATA MODERNA"  organizzata dall'associazione culturale Punto ed a capo, è stata prodotta questa seconda video intervista  questa volta all'architetto Luigi Cristini uno dei piu’ importanti architetti maceratesi degli ultimi 100 anni.  


Nato a San Severino marche nel 1929, frequenta, a partire dalla meta’ degli anni ’50 la facolta’ di architettura di firenze. Laureato con lode, pubblicazione e bacio accademico nel 1962 e viene chiamato al m.i.t. di boston. Preferisce rimanere a firenze dove nel ‘63 ottiene una borsa di studio per neolaureati ed iniza cosi’ una lunga collaborazione universitaria prima con adalberto libera di cui e' stato assistente ordinario fino al trasferimento di quest'ultimo a roma. Successivamente ha insegnato nel corso di leonardo ricci fino al 1970, anno in cui decide di dedicarsi esclusivamente alla libera professione.


Insieme a Paolo Castelli, con cui collabora gia' da anni, nel 1971 unitamente a romano pellei, cesare brutti e raffaele grisostomi fonda il gruppo marche; piu’ che uno studio un vero e proprio “centro” interdisciplinare aperto ad affrontare temi d’architettura nella sua interezza.

Luigi Cristini infatti non percepisce l’architettura come forma d’arte a se, separata dal contesto, ma come attivita’ del fare umano interconnessa al mondo che le e’ intorno, non ultimo quello della politica; Cio’al fine di influenzare positivamente lo sviluppo futuro della società in cui si trova ad operare. Questa sua “maniera” di percepire il ruolo dell’architetto, ossia intellettuale in grado di confrontarsi su piu’ fronti e non artista isolato, rinchiuso all’interno di uno studio- atelier,fa si che l’opera di cristini non si distacchi mai dai temi concreti della realta’. Questa peculiarita’ del suo carattere lo ha reso figura innovatrice ed assoluto punto di riferimento per tutta l’architettura marchigiana degli ultimi cinquant’anni.

Luigi Cristini ha avuto anche un ruolo rilevante nella pianificazione regionale; sulla rivista di cultura politica “marche 70” ha propostoil modello della citta' – regione l'assetto territoriale dei comprensori. È stato consigliere regionale occupandosi principalmente di urbanistica e ambiente. Negli anni '70, dopo aver promosso azioni eclatanti con l'associazione “quercia amica” contribuisce alla stesura della legge regionale, fra le prime nel nostro paese, per la protezione della flora.  Nel 1961 denuncia il sindaco della propria citta' perche' ha disposto l'abbattimento del teatro feronia, opera del 1823 di Ireneo Aleandri.  




Intervista eseguita da:
Arch. Michele Schiavoni.

Riprese e Montaggio:
Arch. Jonathan Sileoni




La giovane associazione maceratese, nasce con l’intento di  favorire ed incentivare attraverso eventi culturali, di formazione e di ricerca, la libera espressione e la cooperazione tra gli individui nel territorio, promuovendo ed organizzando iniziative quali mostre, corsi, laboratori e dibattiti anche attraverso la collaborazione con enti locali, scuole, università ed altre associazioni culturali.