martedì 19 agosto 2014

VIRTUAL MODEL FROM REAL MODEL

Un piccolo esperimento di come è possibile generare un modello virtuale partendo da un plastico di studio


Software utilizzati:
Agisoft photoscan (generazione nuvola di punti)
Rhinoceros ( creazione di geometrie di riferimento)
3dsMax (realizzazione modello finale)

Fase 1:
Il primo passo è stato quello di acquisire foto del modello al quale sono stati incollati dei piccoli riferimenti colorati ai vertici delle aste, in grado di semplificare al software Agisoft photoscan la procedura per la generazione della nuvola di punti. e quindi l'individuazione degli spigoli.



Fase 2:
Importata la nuvola in Rhinoceros, sono stati generati dei riferimenti geometrici ai quali agganciarci per disegnare le aste che costituiranno la struttura della "tenda"



Fase 3
Importata la geometria generata con rhinoceros in 3dsmax passiamo alla realizzazione degli elementi che compongono l'oggetto 3d.

Con gli snap attivati e con lo strumento Splines  ci agganciamo alle sfere e generiamo le singole aste e successivamente uniremo in un unico oggetto mediante lo strumento Attach presente nel menù geometry nella gestione delle splines.
In corrispondenza dei nodi, selezioniamo, fondiamo e uniamo eventuali vertici disuniti mediante i comandi Fuse e Weld, e applichiamo il modificatore surface all'oggetto per generare la geometria di base.



Fase 4
Prendendo come esempio le strutture in ETFE continuiamo con l'approfondimento della modellazione.
L'idea è stata quella di creare un modello base collegato con il modello finale, dal  quale editare la posizione dei singoli vertici per modificare contemporaneamente il modello finale e quindi poter modificare la forma in qualsiasi momento, senza rimodellare il tutto.

Per fare ciò la struttura base è stata clonata attivando l'opzione reference. In questo modo la copia sarà in parte collegata con il modello di origine, ma allo stesso modo sarà possibile applicare nuovi modificatori che agiranno solo sulla copia.


Per questo sono state generate e sovrapposte 3 copie con reference. Una è servita per la generazione della struttura aggiungendo il modificatore Lattice, e le altre 2 sono servite per modellare il rivestimento editando i singoli poligoni. E' stato applicato il modificatore edit poly, un leggero Insert alle singole facce per distaccarci dalla struttura e generare i singoli pannelli estrudendoli e raccordandone i bordi con lo strumento chamfer per creare il rigonfiamento tipico delle strutture ETFE.  La sola differenza è stata nell' invertire, in uno di essi, le normali alle facce applicando un modificatore edit mesh e flip normal nei relativi comandi, in modo da generare il rigonfiamento nella parte inversa, e cioè interna e applicando un leggero push (modificatore), è stato possibile distaccare le superfici sovrapposte in corrispondenza della struttura.

Riporto come di consueto un video riassuntivo.




ciao ciao